Inaugurazione della Biblioteca di Alveare Lecce

tè con biscottini...

Creare biblioteche è un poco come costruire ancora granai pubblici:
ammassare riserve contro l’inverno dello spirito
[M. Yourcenar, Memorie di Adriano]

Sapevamo di volere una biblioteca speciale e particolare, a disposizione delle donne con le aree tematiche che avremmo scelto. Fiorella e Donatella hanno invitato numerose leccesi e salentine e non soltanto a esprimere i propri desideri. 
Condensando per affinità e riassumendo con un titolo tutti gli argomenti proposti, i quattro sopravvissuti sono stati: L’architettura del primum vivere, Le donne e le religioni, la religione delle donne, Al cinema delle donne, Delitti e assoluzioni. Su queste strade abbiamo chiesto collaborazioni e aiuti a amiche in tutt’Italia, ricevendo entusiastici consensi. 
Proprio l’accordo e la sapienza di amiche vicine/lontane ci hanno fatto però capire che sarebbe stato difficile scegliere una strada tra le quattro e che sarebbe stata in ogni modo una biblioteca che si allontanava dal nostro pensare e fare insieme per diventare pensare e fare di tante, tantissime. Forse troppe, per le nostre forze del momento. 
Allora siamo ripartite dal desiderio di una biblioteca speciale anche per l’essere impresa in comune di quelle donne che siamo. Nel lavorio conseguente è arrivata l’idea. Seguendo le orme di Curarsi con i libri di Ella Berthoud e Susan Elderkin, abbiamo deciso.
Abbiamo cominciato a costruire una biblioteca in cui si offrono libri-rimedi per ogni male fisico e spirituale. L’esperienza di ciascuna ha composto e continuerà a comporre il catalogo. Allargando il binomio sintomo/cura ognuna di noi ha aggiunto, - spiegando il malanno, la situazione, la fragilità, il disagio, l'esigenza, la domanda, - il libro/i libri che l'hanno curata o le hanno dato le risposte. Questa idea e la scelta di seguire questa strada ci hanno consentito anche di conoscerci, di dirci la verità sulle nostre difficoltà, sui nostri limiti e rigidità e di divertirci, - e di pensare insieme. 
Il catalogo dei... li chiamiamo ancora “sintomi”... che abbiamo prodotto - da Abbandono (attivo) a Zingara (sentirsi) - è un lavoro in continuo divenire e che continua a regalarci pensiero e divertimento. 
Abbiamo cominciato a incontrarci il 18 maggio del 2016.

Apriamo la Biblioteca il 18 gennaio 2018, con all’incirca cento libri schedati con un lavoro collettivo di scrittura che è una delle ragioni entusiasmanti del Gruppo Biblioteca.

Alessandra Bianco, Donatella Grasso, Fiorella Cagnoni, Luciana Calise, Margherita Pirrazzo, Maria Teresa Grasso, Marisa Forcina, Paola Donatio, Stefania Quarta

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